domenica 16 dicembre 2012

L'ambiente di ascolto


L'ambiente d'ascolto, acusticamente trattato per ospitare l'impianto di riferimento e testare gli altri componenti messi a confronto, è da considerarsi parte integrante della catena di riproduzione e base neutra per "assaggiare" e valutare il profilo sonico degli apparecchi in prova. L'acustica favorevole conseguentemente ha agevolato il compito di individuare le sinergie che questi riescono ad esprimere all'interno della catena di riproduzione. La correzione acustica del locale, che presenta delle dimensioni di circa 9 mt x 5,5 mt x 2,60 di altezza, è stata realizzata sulla base di rilevamenti acustici tramite analizzatore di spettro con la consulenza e il progetto dell'ing. Duilio Marzorati. 
In partenza l'ambiente, con i suoi 45 mq circa, il pavimento in marmo e le pareti vuote, presentava tempi di riverbero lunghissimi. La frequenza di risonanza si attestava attorno ai 57 hz, il tempo di decadimento su impulso sonoro, che viene indicato con la misura T60 (tempo necessario a un impulso sonoro di attenuarsi di 60 decibel) a causa delle riflessioni, era  di oltre i 2 secondi. Tali caratteristiche creano una situazione molto poco favorevole all'ascolto della musica, l'immagine è sfocata, le code sonore provocano a varie frequenze, rimbombo e/o cancellazioni del messaggio musicale e perdita di dettaglio. Si procede quindi a un primo intervento per abbattere il tempo di decadimento, che dovrebbe essere attorno a 0,5 secondi, poco più per un locale di queste dimensioni. Viene realizzato un controsoffitto in legno mineralizzato con interposta lana di vetro e delle velette verticali distanziate 110 cm l'una dall'altra in base al calcolo dei tempi rilevati dall'analizzatore di spettro, per minimizzare gli effetti della frequenza di risonanza.  Sul fondo del locale viene realizzata una parete vibrante in legno, accordata anch'essa sulla frequenza di risonanza dei 57 hz della stanza, con spessore da 1cm e su telai che la distanziano 20 cm dalla parete in muratura. Sul pavimento in marmo viene posato un pavimento in legno con interposto uno strato di gomma ad alta densità di 6mm di spessore per isolare acusticamente il locale e contemporaneamente creare un altro elemento che attenui le risonanze sulle basse frequenze. All'ascolto è subito evidente la drastica riduzione delle code sonore, quindi si passa a una fase di messa a punto del progetto. Da una seconda misurazione risulta che i tempi di riverbero tra 63 e 250 hz sono ancora lunghi, decrescono da 2,3 a 0,8 secondi, questo determina ancora un certo oscuramento timbrico, e presumibilmente la resa potrebbe migliorare nella messa a fuoco e nella capacità di dettaglio. Per riequilibrare i tempi di riposta e renderli possibilmente omogenei alle varie frequenze, sulla parete di fondo alle spalle dei diffusori vengono realizzati dei mobili angolari, calibrati per assorbire quelle frequenze, variando le dimensioni, l'accoppiamento di materiali e la forma. Per ottenere una corretta quantità di prime riflessioni vengono posti dei pannelli ad assorbimento selettivo, mascherati da quadri, esattamente nei punti dove l'emissione dei diffusori rimbalza sulle pareti laterali e raggiunge il punto di ascolto. Contestualmente si dovrà a questo punto individuare la posizione ideale dei diffusori, che varierà a secondo del diffusore. Grazie alla gestione delle prime riflessioni si ottiene focalizzazione, ampiezza e profondità della scena sonora, all'ascolto si percepisce l'assenza di code sonore, si ha infine una sensazione di trasparenza e pulizia, di microcontrasto e dinamica, di nettezza e di separazione dei suoni, e la sensazione di poter cogliere ogni piccola sfumatura. L'ultimo rilevamento dell'analizzatore di spettro conferma una coerente risposta dell'ambiente: T60=0,5 sec da 125 a 4000hz a +-1db. Il forno è pronto e caldo per cucinare gustose ricette...

venerdì 13 gennaio 2012

Gli oggetti senza tempo


Nei quasi 30 anni di passione per la musica e per gli strumenti dedicati alla sua riproduzione ho avuto modo di ascoltare pregevoli oggetti e di "assaggiare" molti abbinamenti, a volte scoprendo delle sinergie particolarmente efficaci, da palati fini, ma talmente evidenti da essere subito riconoscibili. Allestire un impianto hi fi è come cimentarsi con una ricetta di cucina: considerando le caratteristiche e il profilo sonico di quelle elettroniche selezionate per qualità oggettive e gusto personale, con un po' di esperienza e un po' di intuito, il divertimento sta nello scoprire le alchimie giuste, le ricette magiche. Lungo il percorso di ricerca allo stesso tempo ci si accorge del valore e del peso di alcuni "ingredienti". Durante la mia attività di supporto alla rivista STEREO, che aveva accolto con entusiasmo la mia idea di pubblicare le impressioni di ascolto dei lettori su quei prodotti che avevano suscitato un particolare interesse di critica e pubblico, ho avuto l'opportunità di coordinare l'iniziativa e ascoltarli nel mio soggiorno. Tra questi prodotti selezionati per le prove di ascolto, emergono alcuni che hanno quel qualcosa in più, che pongono la distanza tra sé e i migliori, che hanno caratteristiche tali per cui vengono riconosciuti come testimonianza del genio di chi li ha progettati, che per qualità soniche finiscono per rappresentare un riferimento senza tempo nella storia dell'alta fedeltà. Partendo dalla mia ricetta personale, l'impianto che utilizzo come mio riferimento, allestito in 20 anni di ascolti, questo blog tratta proprio di questi apparecchi "illuminati", che hanno un valore sonico che va oltre il loro valore di mercato, che spesso appartengono alla produzione di circa 20 anni fa, e che oggi per poterli costruire con la stessa attenzione e cura costerebbero cifre che pochi potrebbero permettersi. Questi oggetti sono quelli che vengono definiti apparecchi senza tempo, impareggiabili e per logiche di economia industriale, irripetibili.